L'etichetta narrante
Olio extravergine di oliva Biologico Ubago monovarietale Taggiasca.
Il territorio e la varietà
Gli oliveti – quasi un ettaro e mezzo con circa 450 olivi secolari di varietà Taggiasca – si trovano a un’altezza compresa tra i 350 e i 550 metri di altitudine. Il territorio è caratterizzato da fianchi ripidi e terrazzamenti, il clima è quello tipico dell’entroterra montagnoso ligure con inverni freddi e estati miti, il terreno è argilloso.
La coltivazione
Gli oliveti sono fertilizzati annualmente con concimi organo-minerali e letame. Le erbe spontanee e i residui della potatura sono trinciati e lasciati in campo per arricchire il terreno di sostanza organica e limitare la perdita di acqua dal suolo. Viene praticata l’irrigazione di soccorso, per il controllo delle malattie e dei parassiti non vengono effettuati trattamenti fitosanitari.
La raccolta
Tra novembre e gennaio, quando le drupe raggiungono un’invaiatura compresa tra il 30 e il 50% (l’inizio della maturazione contraddistinto dal mutamento del colore), avviene la raccolta manuale con l’utilizzo di attrezzature agevolatrici (abbacchiatori) che provocano la caduta delle olive su reti distese a terra al momento. Le olive, raccolte manualmente, vengono riposte in cassette areate e trasportate in frantoio.
La lavorazione
Avviene entro 12 ore dalla raccolta nel frantoio a ciclo continuo Calvi di Pontedassio, posto a circa 20km dagli oliveti. Le olive lavate vengono frante e la pasta ottenuta è gramolata e passata nel decanter a due fasi.
La conservazione e il confezionamento
L’olio extravergine di oliva Ubago viene lasciato decantare. Conservato a temperatura controllata in contenitori in acciaio inox sotto battente di azoto, per contrastare il processo di ossidazione, viene confezionato in vetro scuro.